UFO

Italia

Principali avvistamenti ufologici italiani
E' più frequente sentir parlare di avvistamenti e fenomeni di difficile spiegazione che avvengono negli Stati Uniti piuttosto che in altri paesi. Questo perchè, probabilmente, se ne ha una documentazione maggiore e migliore, e forse anche perchè, se davvero gli UFO sono qui per osservarci, gli Stati Uniti costituiscono un'area di notevole interesse per l'elevato sviluppo tecnologico e della ricerca. Tuttavia sono molti gli avvistamenti segnalati in ogni parte del mondo, compresa l'Italia. Nel Giugno-Luglio del 1996, ad esempio, vi furono decine di avvistamenti in tutta la penisola; il Centro Ufologico Nazionale fa sapere, mediante il suo notiziario del Settembre - Ottobre '96, che sebbene "molte delle nostre indagini siano ancora in corso siamo certi che ci si trova di fronte ad una nuova 'ondata' ufologica in Italia, sul tipo di quelle già registrate nel 1950, 1954, 1973, 1978, 1985 e 1993".

Noi non sappiamo quanto siano attendibili le informazioni del CUN, non avendo alcun metro di giudizio a riguardo e non avendo mai cercato di appurarlo. Riteniamo comunque che questo organo, esistente dal 1965, sia degno della massima considerazione e riportiamo perciò alcuni avvistamenti, tralasciando eventuali commenti:
14 Giugno 1996, ore serali. Pietramelara (CE). Un architetto, già testimone oculare di un avvistamento nella stessa zona il 18 maggio, osserva un oggetto sigariforme che emette, al di sopra di un'altura, raggi di luce cangiante. L'osservazione è effettuata anche attraverso un binocolo.
15 - 16 Giugno, ore 24.00. Latiano (BR). A. e C.F. assistono al passaggio di un'oggetto volante di forma circolare.
17 Giugno, ore 2.30. San Salvo di vasto (CH). Il sig. G.T. ed il vigile urbano S.R. osservano un corpo volante di forma romboidale, che fotografano e filmano.
22 Giugno, ore 20.12. Salerno (lungomare). Un grande oggetto luminoso è osservato da C.d'A. e da D.C. di fronte alla locale caserma dell'Esercito.
23 Giugno, ore 17.00. Lido dei Tarquini / Tarquinia (VT). Il sig. C.R. e la figlia Claudia osservano un oggetto sferico di colore grigio scuro lucente con due protuberanze.
28 Giugno, ore notturne. Opicina (TS) Il sig. S.C. osserva un corpo volante luminosissimo che, prima di allontanarsi, cambia direzione di moto.
Gli avvistamenti segnalati dal CUN sono molti altri, ma noi possiamo fermarci qui. Non abbiamo motivo di dubitare della parola dei testimoni, che sicuramente hanno visto "qualcosa" di abbastanza insolito da indurli a prendersi il disturbo di informare le autorità o la locale sede del Centro Ufologico.


Anche l'Aeronautica Militare Italiana si occupa da tempo del fenomeno UFO. Il materiale a riguardo è agli atti presso il 2° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, che lo ha comunicato al Centro Ufologico Nazionale: 230 eventi in 17 anni e 4 mesi. Si ritiene comunque che questa sia solo la punta di un iceberg, perchè la casistica italiana nel periodo corrispondente dovrebbe essere di 12 volte superiore. "Noi rispondiamo solo di quanto segnalatoci dagli Enti ufficiali (incluse le segnalazioni di privati cittadini pervenute alle varie stazioni dei carabinieri), e ce ne occupiamo esclusivamente dal punto di vista militare e della difesa del territorio nazionale. Non siamo scenziati e non sta dunque a noi studiare il fenomeno UFO. Noi siamo militari". Con queste parole si esprime il Generale Sergio Triches, responsabile del 2° Reparto. "I radar della difesa aerea," dice ancora il generale, "gli UFO non li vedono quasi mai". Un 'quasi' che lascia molte porte aperte.


Il 2° Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica venne istituzionalmente preposto all'indagine sugli UFO nel 1979, con un documento allora classificato 'riservatissimo' che recitava:
Dal 1979, su direttiva dello S.M.D., il 2° Reaprto è stato incaricato di raccogliere e coordinare i dati inerenti gli avvistamenti di U.F.O.
Per questo compito, si avvale di una commissione operante presso l'I.T.A.V. per l'analisi tecnico-scientifica dei casi di comprovata attendibilità sulla base di segnalazioni degli organi della D.A., T.A., Meteo.
Tuttavia, in considerazione del notevole incremento di tali avvistamenti, in particolar modo da parte di equipaggi di volo civili e militari, si è ritenuto opportuno di dover costituire un più organico ed articolato complesso organizzativo teso a fornire, quanto più possibile, una interpretazione valida e completa dei fenomeni segnalati.
A tale scopo si sta provvedendo ad integrare la citata organizzazione con il concorso del Centro Elaborazione Dati Spaziali (in relazione soprattutto ai fenomeni connessi con il rientro nell'atmosfera di corpi naturali o artificiali) nonchè con il contributo del competente Servizio dell'Aviazione Civile con il quale sono state già concordate le prime procedure per una idonea ed efficace registrazione di U.F.O. da parte dei piloti di linea.
Infine, è da sottolineare che non vengono trascurati i contatti con quei Paesi che si trovino all'avanguardia in tale settore.



Fin dall'inizio degli anni Settanta, in Italia gli ambienti militari hanno guardato con crescente attenzione allo sviluppo di una ricerca civile sul problema UFO. I protagonisti di tale ricerca, in modi diversi, sono stati formalmente e personalmente avvicinati, consigliati, talvolta ammoniti e anche blanditi. Quanto ciò fosse iniziativa individuale di singoli personaggi dell'ambiente della Difesa piuttosto che un "modus operandi" preciso e voluto dall'alto è difficile dirlo. Tanto più che da tutto ciò emergono due "anime" distinte. La prima è riferita ad un atteggiamento sostanzialmente dissuadente e proprio di un'autorità insofferente ad apporti civili di qualsiasi tipo, apporti visti come indesiderate interferenze a programmi prestabiliti e dominati da riserbo, segretezza e timore che possano filtra informazioni. La seconda, invece, è improntata, più intelligentemente ad una informativa volta a scoprire cosa gli interlocutori sappiano o abbiano acquisito. magari in cambio di "briciole" del sapere ufficiale. Questa è una posizione più costruttiva, da cui fa capolino l'insofferenza personale e di gruppo di certi ufficiali e comandi italiani coinvolti, non troppo entusiasti di operare come semplici "passacarte" per ambienti di Paesi "amici ed alleati".