Gli
UFO non sono mai stati una novità nella storia dell'uomo, anche se si è cominciato a
parlarne diffusamente solo dopo l'avvistamento di Kenneth Arnold nel 1947. Tuttavia, anche
se molte eminenti autorità scientifiche e politiche sono convinte della loro esistenza,
fino ad oggi non è stata portata nessuna prova convincente a riguardo. Le testimonianze,
si è detto, possono essere frutto dell'immaginazione e le fotografie possono essere del
falsi o semplicemente ritrarre bizzarri eventi astronomici o meterologici (anche se spesso
gli eventi invocati sono strani ed insoliti almeno quanto quello che cercano di spiegare).
Ma cosa accadrebbe se uno di questi UFO "immaginari" si schiantasse a terra in
un luogo raggiungibile dalle forze aeree e terrestri di un paese civilizzato? Come si
comporterebbe il governo di quel paese? Preparerebbe un comunicato stampa con cui
informare tutto il mondo o cercherebbe invece di nascondere il fatto, tamponando le fughe
di notizie ed azzittendo eventuali testimoni? E se adesso vi dicessimo che lo scenario
appena dipinto potrebbe essersi verificato nel Nuovo Messico il 7 Luglio 1947?
7 Luglio 1947, Radio KOAT, Albuquerque, Nuovo Messico: la storia comincia
Intorno alle quattro del pomeriggio Lydia Seppy sedeva in ufficio davanti alla
telescrivente nella stazione di Radio KOAT ad Albuquerque nel Nuovo Messico (U.S.A.). D'un
tratto squillò il telefono: era Johnny McBoyle, cronista ed in parte proprietario della
stazione radio gemella KSWS di Roswell, che non avendo una propria telescrivente usava
spesso quella della KOAT. La voce era eccitata: "Lydia preparati per un colpo
giornalistico sensazionale! Vogliamo che la notizia sia trasmessa immediatamente
all'American Broadcasting Company. Ascolta! Un disco volante si è schiantato... No, non
sto scherzando. Si è schiantato vicino a Roswell. Ero lì, l'ho visto. E' come un grosso
catino sfasciato. Un allevatore l'ha trascinato con il suo trattore sotto un capannone per
il bestiame. E' arrivato l'esercito e si prepara a raccoglierlo. L'intera zona è bloccata
adesso. E senti questa: stanno dicendo qualcosa a proposito di piccoli uomini che si
troverebbero a bordo... Comincia a trasmettere con la telescrivente, mentre io rimango al
telefono". Lydia cominciò a trasmettere, ma dopo appena poche righe la telescrivente
si bloccò. Anche se non era mai accaduto nel mezzo di una trasmissione, le telescriventi
tendono a bloccarsi per diverse ragioni, e Lydia non se ne preoccupò. Prese il ricevitore
e disse a McBoyle che la telescrivente aveva smesso di funzionare. McBoyle sembrava teso,
sotto pressione e stava parlando con qualcun'altro. "Aspetta un minuto, sono subito
da te... Aspetta... vengo subito". Ma così non fu. La telescrivente riprese a
funzionare da sola e scrisse: "ATTENZIONE ALBUQUERQUE. NON TRASMETTETE RIPETO NON
TRASMETTETE QUESTO MESSAGGIO. CESSATE IMMEDIATAMENTE LA COMUNICAZIONE". Lydia, che
era ancora al telefono, raccontò l'accaduto a McBoyle e gli domandò cosa dovesse fare.
La risposta fu sorprendente: "Dimentica la faccenda. Non ne hai mai sentito parlare.
Senti, tu non la devi sapere. Non parlarne con nessuno". E riattaccò.
Il meccanismo di copertura stava cominciando a funzionare. Quando Merle Tucker, il capo
della signora Seppy, tornò in città e venne a conoscenza dell'accaduto fece alcune
indagini, più che altro perchè preoccupato che l'incidente potesse pregiudicargli
l'ottenimento di una licenza FCC (Commissione Federale Comunicazioni) per l'installazione
di una stazione sussidiaria, ma stranamente non riuscì ad appurare se l'incidente fosse
avvenuto sul serio oppure no. Emerse tuttavia un particolare interessante: molte delle
persone con le quali parlò insistettero nel dire che l'incidente era avvenuto nell'area a
ovest di Soccorro piuttosto che vicino a Roswell. Un incaricato dello sceriffo di quella
città era stato sul posto ed aveva visto il relitto. Poi d'un tratto, nessuno fu più
disposto a parlare dell'incidente. Lo stesso Tucker era riluttante a rilasciare qualunque
tipo di dichiarazione. Il fisico nucleare e ricercatore Stanton T. Friedman si imbattè in
un muro di silenzio quando cercò di indagare sulla faccenda intervistando McBoyle:
"Se ne dimentichi... il fatto non è mai accaduto".
Fu naturale all'epoca collegare l'avvenimento con il fenomeno dei "dischi
volanti" (allora non si parlava ancora di UFO) a causa del nutrito numero di
avvistamenti segnalati in Arizona e nel Nuovo Messico nel Giugno e Luglio del 1947: più
che in tutti gli altri Stati dell'Unione, più che in ogni altra parte del mondo. Per
inciso, l'avvistamento in volo dei nove "padelloni" da parte di Kenneth Arnold
sul Monte Rainer che diede inizio al primo interessamento diffuso del pubblico per gli UFO
avvenne il 24 Giugno di quell'anno. Se si prende per buona l'ipotesi che gli UFO siano in
qualche modo interessati a seguire il nostro sviluppo, questa discrepanza ha in effetti
un'ottima spiegazione. Nella seconda metà degli anni Quaranta il Nuovo Messico era il
luogo in cui avvenivano la maggior parte degli esperimenti militari: ricerca atomica,
missilistica, sviluppo dell'aeronautica e sperimentazione radar-elettronica. Los Alamos,
la comunità scientifica creata per il Progetto Manhattan nel 1943, era ancora una
"città segreta". In condizioni simili erano il White Sands Missile Range ed i
Proving Grounds nelle vicinanze di Alamogordo, dove si studiavano gli unici razzi V-2
esistenti al di qua della Coritna di Ferro. Inoltre a Roswell era di stanza il 509th Bomb
Group dell'Air Force degli Stati Uniti, l'unico gruppo aereo al mondo addestrato al
combattimento con la bomba atomica. Sembra ovvio quindi che questa costituisse un'aera di
notevole interesse per eventuali intelligenze extraterrestri.
Il comportamento dell'Air Force
Intorno alle 21:50 del 2 Luglio 1947 il commerciante in ferramenta Dan Wilmot e la moglie
si stavano godendo il fresco della sera sotto il portico della loro casa di South Penn
Street, a Roswell. Secondo le parole di Wilmot "d'un tratto un grande oggetto
luminoso sfrecciò nel cielo, venendo da sud-est. Si dirigeva a nord-ovest (verso Corona,
nel Nuovo Messico) ad altissima velocità". L'oggetto, sempre secondo i coniugi
Wilmot, aveva la forma di "due piatti rovesciati posti l'uno contro l'altro" e
scomparve verso nord-ovest in quaranta o cinquanta secondi. Temendo di esporsi al
ridicolo, Wilmot (definito dal Daily Record di Roswell come uno dei cittdini più
rispettabili e degni di fiducia della città) non fece parola dell'accaduto con nessuno
aspettando che qualcun'altro si facesse avanti per primo. Involontariamente, i coniugi
Wilmot furono testimoni di quello che sarebbe divenuto uno dei segreti meglio custoditi
della Storia, anche se all'inizio non fu trattato come tale.
L'8 Luglio, il giorno seguente l'inconsueto incidente accaduto alla signora Sleppy con la
telescrivente TWX, il tenente Walter Haut, addetto alla pubblica informazione presso la
base aerea dell'esercito di Roswell (oggi Walker AFB), basandosi frettolosamente sulle
notizie che cominciavano a trapelare dalla base rilasciò ad alcuni giornalisti un
comunicato, senza curarsi, forse per l'eccitazione, di chiedere preventivamente
l'autorizzazione al colonnello William Blanchard, comandante della base. Fu un errore per
cui il tenente Haut dovette pagare amare conseguenze. Ecco il testo del comunicato:
Roswell Army Air Base, Roswell, N.M.
8 Luglio 1947, A.M.
Le numerose voci riguardanti il disco volante sono diventate una realtà ieri, quando
l'ufficio informazione del 509th Bomb Group, Ottava Air Force del campo di aviazione
militare di Roswell, ha avuto la fortuna di impadronirsi di un disco, grazie alla
collaborazione di un allevatore locale e dell'ufficio dello sceriffo di Chaves County.
L'oggetto volante è atterrato in una fattoria presso Roswell un giorno della scorsa
settimana. L'allevatore, non disponendo di un telefono, ha sistemato il disco in un
magazzino, tenendovelo finchè non è stato in grado di prendere contatto con l'ufficio
dello sceriffo, il quale, a sua volta, ha informato il maggiore Jesse A. Marcel del
Servizio Informazioni del 509th Bomb Group.
L'Air Force è passata immediatamente all'azione e il disco è stato rimosso dalla casa
dell'allevatore, quindi esaminato nell'aeroporto militare di Roswell ed infine inviato dal
maggiore Marcel al quartier generale.
Questo comunicato comparve su parecchi quotidiani degli Stati Uniti ed anche su diversi
giornali stranieri, incluso il Times di Londra. Haut fu poi messo a tacere da
"parecchie aspre telefonate provenienti da Washington". Tuttavia ormai il danno
era fatto: l'8 Luglio il Daily Record di Roswell uscì con in prima pagina un'articolo il
cui titolo recitava: "La Roswell Army Air Force cattura un disco volante nella
regione di Roswell. Nessun dettaglio sul disco volante è rivelato". Lo stesso
quotidiano in un altro articolo riferiva che l'operatore ed i piloti di un aeroporto
privato a Carrizozo (a circa 56 Km a sud-ovest del punto d'impatto) sostenevano di aver
visto un simile oggetto in volo. Si può naturalmente pensare che Mark Sloan (l'operatore
del campo) intendesse solo farsi pubblicità, ma numerosi testimoni avevano visto o udito
qualcosa di veramente insolito nel cielo di Roswell la notte dell'incidente.
Il frettoloso comunicato fornito ai giornalisti da Haut non faceva parola di alcuni
dettagli di grandissima importanza notati da molti altri testimoni, fra cui allevatori,
soldati, un ingegnere civile, un gruppo di studenti di archeologia ed alcuni funzionari di
polizia (persone assolutamente rispettabili che non avrebbero interesse alcuno a mentire).
A quanto pare questi particolari si riferivano ad un grande disco volante ed ai resti di
una mezza dozzina di esseri umanoidi ed avevano a che fare con due distinti luoghi della
zona che sembravano collegarsi allo stesso incidente.
Quasi immediatamente il silenzio stampa scese su Roswell, mentre alte autorità a livello
del Pentagono decidevano quale dovesse essere la prossima mossa. Il generale di brigata
Roger R. Ramey, comandante dell'Ottavo Distretto Air Force di Forth Worth, telefonò al
colonnello Blanchard (comandante della base di Roswell) dicendogli che sia lui che il
tenente generale Hoyt Vandenburg (vicecapo dell'Air Force) erano molti dispiaciuti che
fosse stato rilasciato un comunicato stampa. Poi ordinò che parti del relitto fossero
trasportate con un B-29 da Roswell a Carswell AFB, Forth Worth, in Texas prima di essere
spedite al Wright-Patterson Field, Dayton, in Ohio (dell'operazione si occupò il maggiore
Marcel). Blanchard quindi "andò in licenza" e venne sostituito dal tenente
colonnello Payne Jennings (in seguito scomparso misteriosamente mentre con il suo aereo
sorvolava il Triangolo delle Bermude). Dopodichè Ramey parlò alla radio per assicurare
il pubblico che il disco volante caduto non era in realtà altro che un pallone sonda e
che l'intera faccenda andava attribuita ad un errore di valutazione. "All'esercito
non risulta che esista un simile oggetto, cioè un disco volante". Poi si affrettò
ad aggiungere. "Non qui almeno".
Dunque la mistificazione stava prendendo corpo. Astutamente, invece di negare l'accaduto,
cosa che avrebbe come minimo destato dei sospetti, l'Air Force tirò fuori la storia del
pallone sonda. Ramey convocò d'urgenza, la notte dell'8 Luglio, il sottufficiale Irwing
Newton, responsabile dell'Ufficio Meteorologico e dei Servizi di Volo di Carswell AFB,
Forth Worth, nel Texas. A Newton fu chiesto di identificare un pallone sonda; in seguito
dichiarò che quelle che gli furono mostrate erano senza dubbio parti di un pallone sonda,
ma che la gente di Roswell avrebbe dovuto essere in grado di identificarlo da sola perchè
"dovevano averne visti a centinaia". Un'altro errore rivelatore fu commesso
dall'ufficio di Ramey: nei primi comunicato stampa il relitto veniva identificato come un
pallone di tipo Rawin sonde, che non è altro che un pallone di neoprene a cui veniva
appeso un contenitore di strumenti e che non ha niente di metallico. Il maggiore Marcel,
il primo esponente dell'Air Force a vedere il relitto, aveva invece insistito sulla
composizione metallica dei resti, affermando inoltre che tale metallo non poteva essere
spezzato o intaccato in alcun modo. Nei comunicati successivi l'errore fu corretto ed il
pallone fu identificato come di tipo Rawin target, che è costituito anche da una sottile
lamina metallica (che comunque è molto fragile e facilmente intaccabile). Inoltre,
soltanto tre giorni prima in una fattoria di Circleville, nella Pickway County (Ohio) i
resti di un vero Rawin target erano stati rinvenuti da un agricoltore locale, Sherman
Campbell. Il relitto era stato immediatamente identificato senza bisogno di spedirlo da
nessuna parte e senza tutto il trambusto provocato invece dall'incidente di Roswell. Come
se non bastasse, nessun pallone potrebbe produrre le bruciature ed i segni lasciati dal
relitto ritrovato, nè spargere rottami su un'area tanto vasta. Come si spiegano questa e
le altre discrepanze? L'unica spiegazione possibile è che la storia del pallone sonda
fosse stata inventata a beneficio del pubblico per tenere segreto l'accaduto.
Alla luce di questi e di altri fatti, proviamo a ricostruire l'accaduto.
Tra le 21.45 e le 21.50 del 2 Luglio 1947 un oggetto simile ad un disco illuminato
dall'interno passa sopra Roswell diretto a nord-ovest, secondo la testimonianza dei
coniugi Wilmot. In qualche punto a nord di Roswell tale disco si imbattè in un
violentissimo temporale, citato dall'allevatore W.W. "Mac" Brazel (l'allevatore
di cui si parla nel comunicato fatto da Haut). Il disco modificò la sua rotta verso sud,
sud-ovest ma fu colpito da un fulmine e subì seri danni a bordo. Nell'esplosione una
quantità di rottami precipitarono al suolo, ma il disco danneggiato riuscì a superare la
montagna prima di schiantarsi violentemente al suolo nell'area a occidente di Soccorro,
conosciuta con il nome di Pianure di San Agustin.. I rottami caduti sulla fattoria di
Brazel furono da lui scoperti mentre attraversava a cavallo il suo pascolo e solo più
tardi il maggiore Marcel della base aerea dell'esercito di Roswell ne fu informato. Quanto
al disco ed ai suoi occupanti, erano caduti per caso nell'area dove la mattina successiva
un ingegnere civile di nome Barnett avrebbe dovuto effettuare un rilevamento ed un gruppo
di studenti di archeologia avrebbe dovuto cominciare il suo scavo. A San Augustin i
militari giunsero più in fretta e di conseguenza la fuga di notizie fu tamponata meglio;
in seguito i giornali credettero che il luogo del ritrovamento fosse uno solo a causa del
prematuro comunicato di Haut (ma non sarebbe forse possibile che il comunicato di Haut
fosse stato rilasciato di proposito per evitare una pubblicità eccessiva al luogo del
ritrovamento principale, cioè San Agustin?). Gente come Haut, il signore a la signora
Wilmot, l'ingegnere Barnett e la maggior parte degli altri testimoni (specie se militari,
che ebbero la carriera rovinata dal loro coinvolgimento: Haut ad esempio fu costretto a
dimettersi) non avevano alcun interesse a mentire, ma spesso, al contrario, le loro
testimonianze portarono loro molti guai. E' quindi assai più probabile che essi abbiano
detto la verità; a questo punto chiedetevi se tutte queste persone, spesso non collegate
tra loro da alcun legame e che resero le loro testimonianze separatamente, possono essersi
ingannate a tal punto da scambiare un fenomeno così comune nell'area come la caduta di un
pallone sonda per un fenomeno talmente insolito come la caduta di un disco volante. Le
probabilità che tante persone diverse raccontino la stessa insolita allucinazione è
secondo noi quasi nulla: i testimoni di Roswell e San Agustin hanno detto la verità. E'
la logica che ce lo suggerisce, e quindi, sempre secondo logica, dobbiamo conlcudere che
un vero disco volante, con parecchi veri alieni a bordo, si è schiantato la notte del 2
Luglio 1947 nell'area di San Agustin, a ovest di Socorro, ed è da cinquant'anni in
possesso dell'Air Force statunitense. |